mercoledì 22 febbraio 2017

Mari senza rive


Vieni qui, 
A seppellire l'ombelico 
Nell'ombelico.
Vieni a raccogliere le lune
E spezzarle, farne semicerchio
Sulla schiena.
Chinati.
Schiaccia la guancia contro l'infinito
Sussurragli di beltà e fraintendimenti
Schiudi il morso all'impeto
Lanciati al galoppo
Piega
Spalanca
Scuoti
Prendiamo in mano
Questi mari privati delle rive
Siano limpidi nidi di gorghi
E frattali di conchiglie
A confinare 
Ciò che non ha nome, ma chiama
E disarma.
Le regine
Nell'impero dei movimenti
Siedono sui polpastrelli
Aprono
Sfiorano
Danno
Toccare è marea
Le foci entrano e parlano la lingua
Delle lingue,
Sulle schiume più agitate
Siede il sovrano
Lui
Che viene
Senza che vi sia un luogo per.



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