giovedì 12 maggio 2016

Occhi oliva nocciola grandine


Mi guardo intorno, e i merli cuciono un tappeto di saltelli
Nel parco sazio di pioggia.
Sono fatto di solitudini leggere, 
Slanci per cercare una faccia e tuffarmi
Scomposto
Nella teoria brevissima delle narici,
Negli occhi oliva, nocciola grandine, 
Corvo o cenere.
Sono io quello che attecchisce:
Nel girotondo dei verdi,
Con uno sbadiglio, do spazio all'onda 
Del vento tra le spighe.


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