martedì 22 settembre 2015

Troppi cuscini, troppo pochi


Non ho voglia di sentire la mia voce che parla come fosse un muso 
Di scimmia in faccia a questo telefono che non può - dice lui - accedere alla rete ora. 
Non soffro il letto grande quanto i troppi cuscini, o i troppo pochi. 
Tengo la finestra accesa e le luci della strada illuminano a giorno la stanza. 
Ma non ha importanza: dormo lo stesso, senza fame o freddo o fiori o soldi o viltà, 
Con una buonanotte sulla spalla è un'altra andata via, ma dove non si sa.


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