martedì 8 maggio 2012

Come pirati

Come reti.

Avete le viscere spremute
Nei bicchieri,
Il pan demonio
Di cui vi cibate
E' fatto di formiche e assenzio,
L'esca impigliata è una bugia
Che non avete saputo raccontare
O che avete raccontato troppo.

 Come sete.

Meraviglia e melanconia
Si fermano sempre alle labbra,
I nodi si aggrappano alle gole,
dita scorticate e roccia
Premuta al seno,
Ridere è un groviglio malsano di strida
E scrosci.

Come pirati.

Rapite le fate ai maghi,
Le streghe agli orchi,
I cuori alle puttane.
Rapite le mani alle lame,
Le orecchie agli insulti,
I piedi alle cazzate
E alle labbra con voi
Portate il sapore della terra e della normalità.


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