mercoledì 21 marzo 2012

I tuoi fiori, i miei fiori

Nel tuo mazzo,
Le rose del diavolo 
Si avvinghiano alle viole
Del pensiero:
Una melodia angusta,
Discronica, 
Di un veleno dolce e corposo,
Che ha spalmata sul cuore tutto,
Con una lama affilatissima.

E ancora crochi e mughetti,
Odorosi e sprezzanti
Come un guerriero disarmato,
Ti hanno circondato per parlarti
Di me,
Farti piangere,
Scoprire, 
Darti in pasto a una meraviglia,
Che non è mai una
E non smette mai
Di masticare.


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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bel titolo... mi ha subito fatto pensare a Dino Campana.

...perchè io non potevo dimenticare le rose
le cercavamo insieme
abbiamo trovato delle rose
erano le sue rose erano le mie rose...

L'Anonima maiuscola

gelostellato ha detto...

ah... che bello
grazie
:)

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