mercoledì 30 novembre 2011

Conigli


Abbiamo scavato una scala
Sulla schiena
Delle nostre madri;
Fatto scempio delle loro
Fantasia;
Rinchiuso le chimere
In una gabbia
D'inedia.

Con una lama poco affilata,
Abbiamo intagliato i volti grigi
Dei nostri padri;
Gli abbiamo lavato
Via il respiro dalle scarpe,
Con un regalo 
Che non sapevano usare
E risposte date
Senza ascoltare.

Di entrambi abbiamo
Masticato le lingue,
Sputato le unghie
E i vestiti,
Mai troppo puliti
O stirati.

Ora ci resta un sonno
Senza fame,
Una sete
Senza voluttà.


martedì 29 novembre 2011

Poco fa


Sono qui
C'eri anche tu,
Poco fa.

C'era un bizzarro pesce
Dalle ali di fango,
Occhi di legno,
Cuore di leone.
Piaceva a tutti,
Tutti a dir cose che noi
Non dicemmo
Né diremmo mai.
E c'erano rose 
Fra i mattoni,
Farfalle nere appese al buio
Finestre con le gambe
Corte e il respiro
Rtagliato in un velo di nebbia.

Resto qui,
Immobile,
C'eri anche tu,
Poco fa.


giovedì 24 novembre 2011

Venti burattini

C'è un vento con una faccia
Strana,
Canta un pezzo degli Hüsker dü,
Mima le smorfie di una sirena
Storpia,
Conosciuta durante un uragano.
E' un vento di fili sottili,
Muove il destino di milioni
Di foglie
E quasi altrettante palpebre.
Come un puparo ingordo,
Ci accompagna,
Chiusi nei nostri abitacoli
Di numeri e lettere e colori.



lunedì 21 novembre 2011

Silenzi e menzogne


Oh, sì,
Abbiamo liberato i pesci
E le bugie.
Li aspettavamo ogni sera
Davanti al loro nome, 
Lustrando monete di vetro,
Il cui muso si fondeva ai pensieri.

Abbiamo liberato anche le idee,
Ma sono tornate indietro
Con altre idee
Con braccia più lunghe
E vestiti migliori,
Che non sapevamo di aver avuto.


domenica 20 novembre 2011

Risacche

I satelliti e i gabbiani hanno rubato
Le scarpe alle stelle
Cadenti.
La risacca e senza bottoni:
Dalle tasche sbucano
Musi spellati di animali
Estinti,
Alberi scalembri vi annunciano
Le ombre.
Sopra un festone danza un filo
Di vento e mentre un folle
Insiste
Un altro si rassegna:
Addomestica gli orologi
A palpebre chiuse.


giovedì 10 novembre 2011

Scarpe di nebbia

Nebbia furibonda,
Ci avete portato a cena
E ha lasciato le scarpe sul divano.

Nebbia
Con tre mani per dito,
Tre dita
Di bianco sul costato
Per cancellarci il cuore
E disegnarci un fegato,
O così noi
Avevamo immaginato.

Che sugli incroci si stendono
I morti,
Sulle curve le carezze,
E voi, 
Figli della nebbia,
Sui vostri telefoni a forma di futuro,
Dei vostri avi 
Non avrete che le suole.


mercoledì 9 novembre 2011

Vedi la luna


Vedi la luna, 
Le sue dita adunche,
I ragni sul viso e l'espressione
Doma,
Con un sorriso morso
Dalla fame.

Vedi la luna e il suo grembo
Fedele,
La lingua pallida che separa
I torti dai vissuti,
E le ciglia dense
Di meraviglia,
La notte china,
In fronte,
Le ginocchia nude e marcite.


giovedì 3 novembre 2011

Delle bambole


Foglie gialle, ruote fredde.
Sabbie nobili e sfregiate
Dai gabbiani.
Non abbiamo da spartire
Con le fate, 
Non con le madri e le bambole
Accartocciate.
Delle prime rubiamo
Le macchie,
Delle altre le case
Stregate.



 

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