mercoledì 8 giugno 2011

La scolopendra


Cammina di notte
Nei pressi dell'alba
E salta
D'incubo in sogno
- Ora una fuga,
Ora una caduta,
Ora uno schianto senza freni,
Ora un bacio proibito
O un pompino rubato - 
Cammina.
Migliaia di piedi
A portare i cappuccini,
Migliaia i caffè,
Decine di ore di sonno in più
A divorare una giornata.
Cammina con la testa
Che puzza d'alcol,
La coda di fumo
Scuolte via la cenere e abbandona
I mozziconi per le strade.
E cammina nei parcheggi
Fra le auto immobili e gelose
Del caldo raccolto.
E altri piedi
A tenere in equilibrio un giornale 
Piegato, un guinzaglio
Arrotolato, un seno
Stretto o le mutande sporche.
E cammina, cammina, cammina
Ogni mattina
Cammina
E toglie con lingue
D'acqua il muco
Dagli occhi,
Senza chiedere di annusare l'aria,
Guardare più là delle facce
Che ci sveglieranno,
Ché tanto
Non lo facciamo mai.


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