sabato 13 marzo 2010

Porte, stanze, finestre


Le porte del tuo palazzo
Erano d'acqua
Le finestre non stavano mai da sole
I muri si preoccupavano
Rughe e lacrime d'umidità
A declinare l'invito del tempo

Erano chiuse
Le porte del tuo palazzo
E i pesci neri guizzavano sugli stipiti
A diramare anelli
Che non riuscivano a sposare
Nemmeno i cardini.

Sui battiscopa
Tutt'intorno
Non c'era schiuma e non c'erano buchi
Solo lo sciabordio di un passo
Che spingeva indietro un fiume.



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