On the road

Le correnti
Si parlano dai fili
Sguazzano
Le strisce di mezzeria
E le colonnine
Dopo aver pianto

[i capitelli che non hanno mai avuto

Batton le mani
Lo sguardo luminoso
Quando le guardo

La sottana

Butto le parole come un affronto alle righe
mezze di fuori
Mezze nella penna
A risalire verso una nuvola
Che vedono solo loro
Perché io
Dopo che ho scritto
Ho gli occhi che sputano un azzurro
Che sbeffeggia e scuote
La sottana

Conversazioni

Cerco sempre di conservare,
Come facevo con il profumo
Dello zucchero filato
E delle frittelle
[di un verso su uno scontrino]
Un gesto che non dovevo

Cerco di conservare intatte
Le poche cose
Che non vorrei smarrire
Umiltà
Fantasia
Dignità
Perchè per anni ho conversato
Senza trovarne altre

Salvato dal pozzo

Scrivo un verso per
Disseppellirlo
E togliere la giornata
Dal suo pozzo

Scrivo verso
L'alto
Perché le parole respirino
Senza usare aria

Ho più spesso caldo
Che fame
Come i cuori
Le labbra
Le divinità

Colpi di sole (14)

Le divinità pregano
Lucide e profumate d'olio
Crocifisse a seccare sulla sabbia rovente

Gli schiavi
Carichi di asciugamani e chincaglierie
Restano vestiti

Colpi di sole (12)

Tutto
Intorno
E' come una mano piegata:
Il giallo
Il blu
La pelle
Le ciglia schiarite

La barba
Le unghie
Le lenzuola, invece,
Sempre troppo lontane da fermare

Troppo tardi

Una stilla punge
La pelle
Entra
Corre a perdifiato nella carne
Ed è tardi
Per cercare nei cortili
Nelle filastrocche
Nello zucchero sul burro.
E la goccia alza gli occhi
Lì
Affacciata sulle ciglia
Ma è tardi e lo sa;
Volta le spalle
E corre via.

Colpi di sole (10)

Una riga si slega
Dalla pagina
Raspa l'asciugamano
Scivola a fatica
Rompe i cumuli di sabbia
"Alla risacca!" grida

Sciolta tra le prime schiume
Non la si vede più

Abitudinanti

L'insofferenza
Giornate troppo calde
Ascoltando una canzone che ha raccolto

[frutti al limitare del bosco

Le parole sbagliate.

E reticenti
Quelle che chiamiamo abitudini
[in case con solo tre muri, altissimi
Abitano sempre a coppie
E hanno molti cani.

Impazzano

Fuori impazzano
Quelli chiusi dentro
Che spesso sono fuori
Con un altro giro di chiave.

Fuori impazzano
Anche se è solo giovedì
Anche se un bicchiere
E' come un muro
Con un tetto fatto
Di labbra
E inconsistente
L'idea che un ruga
Diventi un tatuaggio
Li sfiora appena.

Pioggia

Arriva con un turumtumtum
Come se qualcuno la stesse lanciando
Una manciata via l'altra
Senza mira e senza pace.
Arriva per non andarsene più
Bagnare i nidi
E allineare la polvere.

Melanconia di agosto

Le stelle hanno profumato la notte

Fino alle ossa

La melanconia di agosto

Porta al collo le sue maschere

L'alba frigna e batte i piedi

Ma anche le mattine luminosissime

Si sono svegliate sotto coperte blu

Colpi di sole (13)

Innaturali
I gabbiani sulle gru
Coprono di strepiti
Tutto quel che non è liscio
O trasparente
O salato

Solo i silenzi
Attraversati senza affanno
Paiono immuni

Colpi di sole (8)

Gli ombrelloni chiusi
Chiacchierano di imbrunire
E graffiano
La spiaggia
Allungandosi
Nervosi perché troppo lontani
Dalla risacca

Un gabbiano
Ruba le crocchette al gatto
Impunito

poetica idiozia

Sono di quelli
Fegato scaltro e un po' scontroso
Che non capiscono perché
Nel paniere ci vadano
Le uova
E non il pane
E perché romperle poi
Come fossero un Fontana
(Diversamente simbolico)
Inutile e
Appiccicaticcio
Da non poter tenere

Nemmeno in frigo

Pensiero lunare

Ombre sghembe
Rovesciate sul dorso
Tartarughe
Divorate dai pirati per l'acqua
E il fresco

Ombre decimate
ScivolateUn piede in fallo
Mentre salgono le scale
Senza usare le vocali

Ombre d'ali
Che vanno e tornano
Senza lasciarci un corpo
Vivo
Da conoscere o soltanto
Invidiare

Colpi di sole (7)

Ombrelli giganti
Tagliano in due le persone
Scivolate
In scuro sulla sabbia

I ghiaccioli piangono
Fino a consumarsi il cuore

Quasi poesia quasi weird

Avete costruito un castello
Con unghie di strega
Picchiandole prima
Per annerire le guglie
E le piume dei merli

Avete suonato i tatuaggi
Sulle pelli

Cibato le comete
Della loro coda

Fatto germogliare il riso
Sui dodo
E sulle farfalle

E adesso
Non ancora paghi
Che altro volete?

Di noi ne sa

Le lucciole

Laggiù

A impazzire il gatto

E sbattere il cancello

In faccia al buio

Di là c'è sempre qualcuno
Con le tasche piene
Di cose che non gli abbiamo mai detto
E qualcun altro
Senza valige né parole
Non ci ascolta mai
Ma di noi
Ne sa più di noi

Colpi di sole (11)

Un tozzo di pane

Pelle abbronzata

Un braccio flessuoso e un gesto

Appeso alle dita;

Le ali

Bianche e nere

Rallentando

Cuciono senza incrociarsi

Il cielo al mare

Leggere e scrivere

L'acqua scrive lettere di pioggia
Stropicciate
Dalla risacca e dalle correnti
Il vento
Legge nei nostri respiri
Tutti i libri
Ancora non scritti

Analfabeti
Noi
Diavoli poveri
Lasciamo queste idiozie
Al diletto altrui

Colpi di sole (9)

Dalla mano
Mentre riempie le pieghe mi guarda
La sabbia

Si separa

Granello da granello

Come fosse una canzone:

Tastiere, chitarre, basso,

Batteria, silenzio,

Bastone della pioggia

E una voce pulita

Che parla sempre d'estate

Colpi di sole (6)

Il sole

Con dita gentili

Sposta i costumi

Li accartoccia e stropiccia come la carta

Della cioccolata

La pelle

Buccia di un frutto troppo maturo

Sospira

E si rimbocca le maniche