Sono pieno di conigli. Anche pieno di gattini, se è per quello, ma i conigli vincono. Sono molto belli, i coniglietti, ma non si fanno mai coccolare, e in questo, rispetto ai gatti, perdono. Poi hanno anche un altro diffetto. Metti caso che riesci a carezzarli, beh, sono appuntiti e spigolosi. Solo all'apparenza sono morbidosi. Il coniglio ti frega, insomma. Due a uno per i gatti. Certo, ci sarebbe poi la questione delle orecchie. Si occhei, carine quelle dei gatti, ma quelle due lunghe fettine di carne pelosa e tenera non può non conquistare. due a due. Finita qui? No. I gatti hanno la coda lunga. Vantaggio o svantaggio? Diciamo che se li devi prendere, è un vantaggio per noi. Quindi meglio i gatti, ma mentre il gatto miagola, i coniglietti, tendenzialmente, tacciono. E come tutte le cose della vita, quelle che tacciono, senza apparire idioti, sono da apprezzare.
martedì 29 aprile 2008
lunedì 28 aprile 2008
mercoledì 23 aprile 2008
Celle
Sceglievo una cella
La mia prigione.
Sceglievo l'ora
Il disonore
Il mio ghigno da coglione.
Sceglievo quale banco occupare
Quale mobilio
Le sfumature delle tende
Quali persone dimenticare.
Sceglievo le inclinazioni
Dei toni e delle firme
Dei sorrisi
Delle compassioni.
Sceglievo le pagine più interessanti
Le canzoni intriganti
Le opinioni rilassate
Le promesse da non fare.
Sceglievo senza puntare un dito
E senza muovere un passo
O un'obiezione.
La mia prigione.
Sceglievo l'ora
Il disonore
Il mio ghigno da coglione.
Sceglievo quale banco occupare
Quale mobilio
Le sfumature delle tende
Quali persone dimenticare.
Sceglievo le inclinazioni
Dei toni e delle firme
Dei sorrisi
Delle compassioni.
Sceglievo le pagine più interessanti
Le canzoni intriganti
Le opinioni rilassate
Le promesse da non fare.
Sceglievo senza puntare un dito
E senza muovere un passo
O un'obiezione.
martedì 22 aprile 2008
lunedì 21 aprile 2008
sabato 19 aprile 2008
giovedì 17 aprile 2008
Mi dò appuntamento
Intorno a me
Vestiti di parole
Che indosso spesso
Per nascondermi
O per farmi bello
Basta che
Non mi guardi no
No non mi guardi
E te l'assicuro
Lo so
Mi sono dato appuntamento
E ho aspettato ma
Non mi sono riconosciuto
Perchè il luogo era troppo affollato
E mi chiedo
Da allora
Chi ero io? Chi ero io?
Ma non lo voglio sapere.
mercoledì 16 aprile 2008
martedì 15 aprile 2008
Croci, crucci e crocette
La chiamano Sala delle Croci
Ma loro sono solo travi
Private dell'orizzonte
Che divideva l'altezza in piani.
Croci lo sono diventate
Come si fa con l'abitudine
Che si specchia e ripete
Un giorno a inculare il successivo
Spingendolo via
Senza gravidanze
O gioie.
Solo la tranquillità del disinteresse
Di una croce messa
Per accontentare qualcuno
Che accontenterà qualcun'altro.
Ma loro sono solo travi
Private dell'orizzonte
Che divideva l'altezza in piani.
Croci lo sono diventate
Come si fa con l'abitudine
Che si specchia e ripete
Un giorno a inculare il successivo
Spingendolo via
Senza gravidanze
O gioie.
Solo la tranquillità del disinteresse
Di una croce messa
Per accontentare qualcuno
Che accontenterà qualcun'altro.
giovedì 10 aprile 2008
mercoledì 9 aprile 2008
lunedì 7 aprile 2008
domenica 6 aprile 2008
Al piano di sopra
Io vivo al piano di sopra
Me lo rinfacciate quasi ogni giorno
Muti
Con le vostre frasi pesanti
Piene di Io e di Me.
Vivo al piano di sopra
In tante stanze
Quando chiacchiero sempre e non parlo mai
Quando tengo per me
Le cose mie
E dimentico giù dalle scale le vostre.
Guardo i cartoni
Rido quando non c'è da ridere
Soprattutto di me
Che vivo quassù.
E voi tutti
Tutto in viavai
Là sotto, dove le cose corrone senza gambe
E il tempo passa senza che usiate la lancetta delle ore.
Figuriamoci
Se potreste perdere o guadagnare un giorno.
"Scendi"
Sento ogni tanto
Una voce più forte delle altre
"Scendi che è pronto"
Cos'è pronto, mi chiedo.
"Il domani, la fretta, le responsabilità"
Li vedo
Rispondo
Li vedo anche da quassù
Così resto qua
Al piano di sopra
E anche se non ho mai chiuso la porta
Non sale mai nessuno.
giovedì 3 aprile 2008
mercoledì 2 aprile 2008
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