martedì 18 settembre 2007

Gente che ne sa di più


Gli alberi sono caduti
Tutti
Uno via l'altro come fiocchi di neve

E come fiocchi
Alcuni si sono sciolti
Altri annodati ancora

Grovigli di rami che annaspano tra le susine marce
I semi inutili sull'asfalto grigio
Che è nero di notte e sonno e silenzio.

I fruscii delle ruote sono sempre rumori solitari
Che valgono meno
Quanto una rete che cattura fango

Il tempo mi ruba le scarpe
Ma alla noia ho rubato anche il letto
E lei piange
Impreca
Grida le piaghe infette
Ma resta in piedi
Da anni
A farmi ombra come un salice
Mentre bevo spanne e spanne di latte da dividere in sorsi

Io che sono un povero di spirito
Magro magro
Lascio a voi
Gente che ne sa di più
Tutto il peso delle pelli indossate
E dei commiati

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